L'apertura di questo post è doverosamente e con piacere dedicata al conferimento del premio M.I.R. (Most Improved Runner) a mio fratello Leonardo che in pochissimi mesi di allenamento (3 volte a settimana!!!!) è riuscito ad ottenere i seguenti miglioramenti:
PB 10.000 antecedente il 2012: 41'45''
PB 21.097 antecedente il 2012: 1h 33' 50''
PB 10.000 nel 2012: 39'20''
PB 21.097 nel 2012: 1h 26' 19'' (sul duro giro della laguna di Orbetello - handicap 2').
Questi risultati assumono per me una doppia valenza sia perchè ottenuti dal fratellino sia perchè da pochi mesi è diventato il 1° atleta che alleno. Chi mi conosce sa che odio gli allenatori improvvisati, argomento al quale in passato ho anche dedicato un accalorato post, di cui è pieno il mondo della corsa e per questo motivo, dopo una laurea in scienze motorie, il brevetto di istruttore sportivo dell'Aeronautica Militare, il prossimo (se mi ricordo di presentare il modulo e pagare i 75 euro) tesserino da istruttore federale Fidal e la cultura, in continuo aggiornamento, in materia di preparazione atletica dei runners (acquisita attraverso la continua ed eterogenea lettura di testi sull'argomento), ho deciso di utilizzare come "cavia umana consenziente" il citato fratello nonchè blogtrotter Leonardo, attivo anche con lo pseudonimo di Brontorunner.
I risultati, un po' perchè la materia prima si sta rivelando di qualità, un po' perchè riuscendo a correre spesso insieme nonostante si viva in 2 Stati diversi riesco a monitorarlo bene, sono sotto gli occhi di tutti, e a costo di annoiarvi ripeto che parliamo di una frequenza di solo 3 allenamenti a settimana (+ 3 nuotate in piscina ad onor del vero)!!!!!!!
Chiusa quest'introduzione celebrativa ed in parte auto-celebrativa mi preme raccontare la bellissima 2 giorni culminata con la mezza maratona del 4° Giro della Laguna di Orbetello:
Per prima cosa vorrei ringraziare tutti i partecipanti della Lazio Runners Team che, chi già da sabato, chi partendo da Roma al canto del gallo la domenica, hanno colorato di bianco e azzurro la Laguna, infestando letteralmente il podio nelle premiazioni (assolute e di categoria) e sfiorando - 4^ squadra classificata - anche il podio per società. Bravi tutti dal primo all'ultimo arrivato, con qualche menzione d'onore che dettaglierò in seguito.
La giornata per me e Leonardo inizia sabato pomeriggio dove con meno di 90' di macchina raggiungiamo il Park Hotel di Orbetello (convenzionato con l'evento) ubicato a circa 400mt dalla partenza/arrivo della gara e quindi ideale per gli atleti. Nello stesso albergo, per metà occupato da partecipanti alla gara, troviamo già I Rea Brothers (Fabio e Giampiero) e Massimo "Max" Capria detto l'Usain Bolt di Monterotondo (poi capirete perchè...) con gentilissime consorte e figlia al seguito. Nel tardo pomeriggio si uniranno a noi anche Matteo Possidoni e Signora, Maria Teresa Ancilotto, Mauro Citernesi detto, "er mejo tacco della Laguna" per le sue ostentate attitudini mondane, e signora.
Il "Coach" che è in me propone, dopo il ritiro dei pettorali (per la ditribuzione dei quali avevo preparato una maschera in lattice con le fattezze di Maurizio Vasintoni) una ricognizione in mountain bike del percorso di gara al fine di prevenire molte insidie nascsote!!! La proposta, per quanto allettante, ad onor del vero viene accolta in modo tiepido dal nostro top runner Fabio Rea (giustamente preoccupato dal noto effetto "gambe imballate" che la bici notoriamente lascia il giorno dopo) quindi, dopo un breve conciliabolo, decidiamo che a sacrificare la "gamba" in MTB con vento forte e sterrato saremo io e Leonardo (aggiungerei che abbiamo sacrificato più le chiappe che le gambe ma questo è un altro discorso....ahi ahi). La proposta che, invece mette tutti pienamente d'accordo è quella sul mangiare: passeggiata a Porto S. Stefano con sosta da "La Regina di Napoli" per antipasti pizza e birra (non esattamente riso scondito e bresaola). Per cena perdiamo Mauro con il suo seguito in quanto, i tabloid locali dicono, impegnato in una competizione di "aperitivi" rigorosamente alcolici prima del "salsa & merengue" contest dell'Argentario (la leggenda narra che sia stato avvistato in un locale a notte fonda mentre trangugiava l'ultimo Spritz fuori orario già in tenuta da gara...). Colazione alle 6.55 (Max Capria s'è svegliato mezz'ora prima della gara vittima anche lui dei bagordi in quel di Porto Ercole per la serata dei Pirati....) disbrigo delle formalità fisiologiche (assolutamente necessarie) e siamo pronti per accogliere anche Enio, Emiliano e Claudio che, in virtù di un passato da boxeurs (mi pare di aver capito così....) emulano Rocky e le sue levatacce all'alba per arrivare direttamente da Roma la mattina della gara. Alle 8.00 sono in hotel, consegno loro i pettorali, li ragguaglio sulle asperità del percorso e ci troviamo tutti alla partenza 30' prima dello sparo. A proposito del percorso....bellissimo giro, reso al contempo affascinante e durissimo dal tratto di 6.5km che attraversa l'oasi naturale della Feniglia. In questa lingua di terra tra due parti di laguna, ricoperta di pini maritttimi e popolata da caprioli e cinghiali il fondo "stradale" è terribile per il runner! Gli organizzatori infatti, per motivi asseritamente "paesaggistici" hanno deciso di far passare la gara sui sentieri più duri e sconnessi con fondo composto da sabbia, aghi di pino, radici e sassi quando potrebbero utilizzare l'altrettanto bel vialone centrale della pineta che ha un fondo sterrato ma compatto (questa è l'unica critica che mi sento di muovere ad un'organizzazione perfetta). Il risultato è una gara con un handicap cronometrico 2' rispetto ad una mezza maratona su fondo regolare e di pari altimetria (i 2' tra l'altro valgono per i più forti quindi per i meno forti l'handicap è anche maggiore).
3....2.....1.....booom, partiamo! Al comando dopo 200mt c'è.....c'è.....c'è......: Max Capria!!!!! Sì, è proprio lui che guadagnadosi l'appellativo di "Usain Bolt di Monterotondo" tenta la fuga in partenza.....per essere ripreso tra gli applausi ai 500mt (dalla partenza non dall'arrivo!).
PREMESSA:
Avevo condotto un piccolo maniacale studio preliminare sui risultati recenti di tutti gli iscritti alla gara (circa 300) da cui era emerso che Fabio Rea salvo sorprese si poteva giocare il podio assoluto (infatti alla fine sarà 3° assoluto) io potevo puntare ai primi 10 (11° alla fine) e mio fratello entro i 15 (13° all'arrivo) sono pazzo...lo so! Inoltre, avevo seguito costantemente l'evolversi delle condimeteo con particolare riferimento all'intensità e direzione del vento in funzione dell'orientamento della gara: le mie informazioni si sono rivelate, fini a se stesse, ma perfette!
Terminati i 2' di meritatissima gloria di Max in testa alla corsa , Fois e Boscarini, come previsto, scattano decisi (vantando personali intorno al 1h10' erano fuori portata per tutti gli altri) mentre il nostro Fabio Rea prende il suo passo, programmato prima della partenza, di 3'35''/km piazzandosi in terza posizione. Il 4° segue qualche decina di secondi dietro sorprendendo tutti (infatti salterà, pare per infortunio a metà gara). Subito dietro c'è un gruppetto di una decina di atleti, tra cui il sottoscritto, che passa in 7'44'' ai 2000mt per poi attestarsi sui 3'55''/km fino al 7°km quando 6 atleti dei 10 allungano decisi portandosi a 3'50''/km. Decido di non seguirli, so che la parte dura deve ancora arrivare e francamente non sono affatto allenato per una mezza quindi mi stacco volutamente e mi assesto sul passo di 4'/km. per i successivi 3km prima dell'ingresso nella famigerata Feniglia. Nel frattempo un altro atleta perde il contatto con il gruppetto dei 6 mentre io distanzio senza forzare un runner aretino che aveva rallentato insieme a me. Pianto gli occhi su chi mi precede e, nel contempo, spero che qualcuno del gruppetto davanti "scoppi" non appena le fatiche della pineta inizieranno a farsi sentire. All'ingresso dell'oasi naturale riduco sensibilmente il distacco con il runner che mi precede agganciandolo all'11° km. Noto che ha il body da triathleta e inizio ad informarmi sui suoi tempi e provenienza, il bestione del Grosseto Nuoto, 190cm e decisamente massiccio, ha chiuso il mezzo IRON MAN a Pescara del 2011 in 4h49'!!!! 35° tra gli amatori, andando come un treno a nuoto (28') e chiudendo la mezza finale in 1h31' (ovviamente queste informazioni le ho raccolte a posteriori su internet perchè il tipo non è che avesse molto fiato per parlare...). Dopo circa 4 km di Pineta (e sofferenza....) insieme, avendo registrato mentalmente il ritiro dell'outsider ex 4° classificato, sono convinto che mi giocherò almeno il 10° posto assoluto con il triathleta quindi, vedendolo in difficoltà decido di tenere duro e staccarlo (in realtà sto calando ma lui più di me.....) al 16° km. Ad un certo punto, ancora dentro l'oasi mi volto per controllare quanto distacco ho inflitto al mio avversario e, a sorpresa, invece del body multicolore da triathlon vedo 3 maglie nuove......mi assale lo sconforto, mancano 5km, sono in calo e penso che se mi hanno rosicchiato 1 minuto negli ultimi km sicuramente i 3 inseguitori, a breve, mi passeranno facilmente. Con un moto d'orgoglio provo ad aumentare leggermente l'andatura, conscio del fatto che tra poche centinaia di metri torneremo sull'asfalto. Decido di non girarmi più e vedere come va....passo al 17° km e mi sorprendo di non essere stato ancora passato, tuttavia, poco prima del 18°km sento degli inesorabili passettini dietro di me e senza dovermi girare immagino già la figura del tipico podista, piccoletto, magro un po' di panzetta, capelli radi abbronzatura tipo bagnino romagnolo. In effetti è proprio così e aggiungerei 50enne. Per mia fortuna di 2 dei 3 inseguitori non v'è più traccia (in seguito mi diranno che il 50enne lanciando una severa progressione, fumando la pipa, li aveva stroncati)!!! Il mio aguzzino si rivela simpatico e gentile, infatti, scambiamo 4 chiacchiere in virtù di un passato comune presso l'aeroporto militare di Grosseto dove lui tutt'ora lavora; addirittura mi incita e resta con me fino ad oltre il 19° km quando sono io stesso che vedendolo in ottime condizioni gli concedo il "rompete le righe". In realtà si piazza 80 mt davanti e nell'ultimo km il distacco di riduce ad una 50ina di mt (probabilmente avrei potuto tentare la tipica volata "alla traditora" ovvero quella di colui che fa finta di non farcela per far rilassare il proprio avversario per poi bruciarlo sul traguardo facendo anche attenzione a non far rumore durante l'avvicinamento....). Taglio il traguardo stanco ma soddisfatto in 1h25'23'' ricevendo i complimenti del buon 50enne grossetano - 11° assoluto e 2° di categoria. Mentre bevo al ristoro arriva dopo soli 55'' Leonardo demolendo il suo precedente PB.
Per prima cosa vorrei ringraziare tutti i partecipanti della Lazio Runners Team che, chi già da sabato, chi partendo da Roma al canto del gallo la domenica, hanno colorato di bianco e azzurro la Laguna, infestando letteralmente il podio nelle premiazioni (assolute e di categoria) e sfiorando - 4^ squadra classificata - anche il podio per società. Bravi tutti dal primo all'ultimo arrivato, con qualche menzione d'onore che dettaglierò in seguito.
La giornata per me e Leonardo inizia sabato pomeriggio dove con meno di 90' di macchina raggiungiamo il Park Hotel di Orbetello (convenzionato con l'evento) ubicato a circa 400mt dalla partenza/arrivo della gara e quindi ideale per gli atleti. Nello stesso albergo, per metà occupato da partecipanti alla gara, troviamo già I Rea Brothers (Fabio e Giampiero) e Massimo "Max" Capria detto l'Usain Bolt di Monterotondo (poi capirete perchè...) con gentilissime consorte e figlia al seguito. Nel tardo pomeriggio si uniranno a noi anche Matteo Possidoni e Signora, Maria Teresa Ancilotto, Mauro Citernesi detto, "er mejo tacco della Laguna" per le sue ostentate attitudini mondane, e signora.
Il "Coach" che è in me propone, dopo il ritiro dei pettorali (per la ditribuzione dei quali avevo preparato una maschera in lattice con le fattezze di Maurizio Vasintoni) una ricognizione in mountain bike del percorso di gara al fine di prevenire molte insidie nascsote!!! La proposta, per quanto allettante, ad onor del vero viene accolta in modo tiepido dal nostro top runner Fabio Rea (giustamente preoccupato dal noto effetto "gambe imballate" che la bici notoriamente lascia il giorno dopo) quindi, dopo un breve conciliabolo, decidiamo che a sacrificare la "gamba" in MTB con vento forte e sterrato saremo io e Leonardo (aggiungerei che abbiamo sacrificato più le chiappe che le gambe ma questo è un altro discorso....ahi ahi). La proposta che, invece mette tutti pienamente d'accordo è quella sul mangiare: passeggiata a Porto S. Stefano con sosta da "La Regina di Napoli" per antipasti pizza e birra (non esattamente riso scondito e bresaola). Per cena perdiamo Mauro con il suo seguito in quanto, i tabloid locali dicono, impegnato in una competizione di "aperitivi" rigorosamente alcolici prima del "salsa & merengue" contest dell'Argentario (la leggenda narra che sia stato avvistato in un locale a notte fonda mentre trangugiava l'ultimo Spritz fuori orario già in tenuta da gara...). Colazione alle 6.55 (Max Capria s'è svegliato mezz'ora prima della gara vittima anche lui dei bagordi in quel di Porto Ercole per la serata dei Pirati....) disbrigo delle formalità fisiologiche (assolutamente necessarie) e siamo pronti per accogliere anche Enio, Emiliano e Claudio che, in virtù di un passato da boxeurs (mi pare di aver capito così....) emulano Rocky e le sue levatacce all'alba per arrivare direttamente da Roma la mattina della gara. Alle 8.00 sono in hotel, consegno loro i pettorali, li ragguaglio sulle asperità del percorso e ci troviamo tutti alla partenza 30' prima dello sparo. A proposito del percorso....bellissimo giro, reso al contempo affascinante e durissimo dal tratto di 6.5km che attraversa l'oasi naturale della Feniglia. In questa lingua di terra tra due parti di laguna, ricoperta di pini maritttimi e popolata da caprioli e cinghiali il fondo "stradale" è terribile per il runner! Gli organizzatori infatti, per motivi asseritamente "paesaggistici" hanno deciso di far passare la gara sui sentieri più duri e sconnessi con fondo composto da sabbia, aghi di pino, radici e sassi quando potrebbero utilizzare l'altrettanto bel vialone centrale della pineta che ha un fondo sterrato ma compatto (questa è l'unica critica che mi sento di muovere ad un'organizzazione perfetta). Il risultato è una gara con un handicap cronometrico 2' rispetto ad una mezza maratona su fondo regolare e di pari altimetria (i 2' tra l'altro valgono per i più forti quindi per i meno forti l'handicap è anche maggiore).
3....2.....1.....booom, partiamo! Al comando dopo 200mt c'è.....c'è.....c'è......: Max Capria!!!!! Sì, è proprio lui che guadagnadosi l'appellativo di "Usain Bolt di Monterotondo" tenta la fuga in partenza.....per essere ripreso tra gli applausi ai 500mt (dalla partenza non dall'arrivo!).
PREMESSA:
Avevo condotto un piccolo maniacale studio preliminare sui risultati recenti di tutti gli iscritti alla gara (circa 300) da cui era emerso che Fabio Rea salvo sorprese si poteva giocare il podio assoluto (infatti alla fine sarà 3° assoluto) io potevo puntare ai primi 10 (11° alla fine) e mio fratello entro i 15 (13° all'arrivo) sono pazzo...lo so! Inoltre, avevo seguito costantemente l'evolversi delle condimeteo con particolare riferimento all'intensità e direzione del vento in funzione dell'orientamento della gara: le mie informazioni si sono rivelate, fini a se stesse, ma perfette!
Terminati i 2' di meritatissima gloria di Max in testa alla corsa , Fois e Boscarini, come previsto, scattano decisi (vantando personali intorno al 1h10' erano fuori portata per tutti gli altri) mentre il nostro Fabio Rea prende il suo passo, programmato prima della partenza, di 3'35''/km piazzandosi in terza posizione. Il 4° segue qualche decina di secondi dietro sorprendendo tutti (infatti salterà, pare per infortunio a metà gara). Subito dietro c'è un gruppetto di una decina di atleti, tra cui il sottoscritto, che passa in 7'44'' ai 2000mt per poi attestarsi sui 3'55''/km fino al 7°km quando 6 atleti dei 10 allungano decisi portandosi a 3'50''/km. Decido di non seguirli, so che la parte dura deve ancora arrivare e francamente non sono affatto allenato per una mezza quindi mi stacco volutamente e mi assesto sul passo di 4'/km. per i successivi 3km prima dell'ingresso nella famigerata Feniglia. Nel frattempo un altro atleta perde il contatto con il gruppetto dei 6 mentre io distanzio senza forzare un runner aretino che aveva rallentato insieme a me. Pianto gli occhi su chi mi precede e, nel contempo, spero che qualcuno del gruppetto davanti "scoppi" non appena le fatiche della pineta inizieranno a farsi sentire. All'ingresso dell'oasi naturale riduco sensibilmente il distacco con il runner che mi precede agganciandolo all'11° km. Noto che ha il body da triathleta e inizio ad informarmi sui suoi tempi e provenienza, il bestione del Grosseto Nuoto, 190cm e decisamente massiccio, ha chiuso il mezzo IRON MAN a Pescara del 2011 in 4h49'!!!! 35° tra gli amatori, andando come un treno a nuoto (28') e chiudendo la mezza finale in 1h31' (ovviamente queste informazioni le ho raccolte a posteriori su internet perchè il tipo non è che avesse molto fiato per parlare...). Dopo circa 4 km di Pineta (e sofferenza....) insieme, avendo registrato mentalmente il ritiro dell'outsider ex 4° classificato, sono convinto che mi giocherò almeno il 10° posto assoluto con il triathleta quindi, vedendolo in difficoltà decido di tenere duro e staccarlo (in realtà sto calando ma lui più di me.....) al 16° km. Ad un certo punto, ancora dentro l'oasi mi volto per controllare quanto distacco ho inflitto al mio avversario e, a sorpresa, invece del body multicolore da triathlon vedo 3 maglie nuove......mi assale lo sconforto, mancano 5km, sono in calo e penso che se mi hanno rosicchiato 1 minuto negli ultimi km sicuramente i 3 inseguitori, a breve, mi passeranno facilmente. Con un moto d'orgoglio provo ad aumentare leggermente l'andatura, conscio del fatto che tra poche centinaia di metri torneremo sull'asfalto. Decido di non girarmi più e vedere come va....passo al 17° km e mi sorprendo di non essere stato ancora passato, tuttavia, poco prima del 18°km sento degli inesorabili passettini dietro di me e senza dovermi girare immagino già la figura del tipico podista, piccoletto, magro un po' di panzetta, capelli radi abbronzatura tipo bagnino romagnolo. In effetti è proprio così e aggiungerei 50enne. Per mia fortuna di 2 dei 3 inseguitori non v'è più traccia (in seguito mi diranno che il 50enne lanciando una severa progressione, fumando la pipa, li aveva stroncati)!!! Il mio aguzzino si rivela simpatico e gentile, infatti, scambiamo 4 chiacchiere in virtù di un passato comune presso l'aeroporto militare di Grosseto dove lui tutt'ora lavora; addirittura mi incita e resta con me fino ad oltre il 19° km quando sono io stesso che vedendolo in ottime condizioni gli concedo il "rompete le righe". In realtà si piazza 80 mt davanti e nell'ultimo km il distacco di riduce ad una 50ina di mt (probabilmente avrei potuto tentare la tipica volata "alla traditora" ovvero quella di colui che fa finta di non farcela per far rilassare il proprio avversario per poi bruciarlo sul traguardo facendo anche attenzione a non far rumore durante l'avvicinamento....). Taglio il traguardo stanco ma soddisfatto in 1h25'23'' ricevendo i complimenti del buon 50enne grossetano - 11° assoluto e 2° di categoria. Mentre bevo al ristoro arriva dopo soli 55'' Leonardo demolendo il suo precedente PB.
Le premiazioni vedono la LRT grande protagonista, infatti, vengono chiamati sul podio:
Fabio Rea: 3° assoluto
Luca Massetti: 2° categoria MM35
Leonardo Massetti: 1° categoria TM
Mauro Citernesi: 2° categoria MM55
Maria Teresa Ancilotto: 4^ categoria (la fascia di età non si dice per le signore...)
Claudio Mariotti: 5° categoria SM
Menzione d'onore per Claudio Mariotti ed Emiliano Lai che hanno portato a termine la loro prima 21.097mt con tempi degni di nota (1h37'33'' - 1h37'49'').
La mia giornata termina con un mega pranzo luculliano a casa dei miei insieme a 20 tra parenti e amici per festeggiare il mio 39° compleanno (4 maggio). Che dire, è stata una bellissima esperienza, senz'altro da ripetere il prossimo anno con lo stesso spirito e magari con un'adesione di squadra ancora maggiore (così gli prendiamo pure il podio a squadre....)!
Infine, come di consueto, di seguito i miei allenamenti della scorsa settimana:
Lun. 30/4: 1h13'39'' Fondo Lento rigenerante in Villa
Mar. 1/5: 1h01'42'' Fondo Lento diviso in 2 parti (38'03 sosta di 30' per assistere all'arrivo di una gara poi altri 23'09'')
Mer. 2/5: Riposo
Gio. 3/5: 31'33 Riscaldamento + allunghi + 10X300mt tra 60'' e 57'' tranne l'ultimo in 49'') + 6'05'' defaticamento
Ven. 4/5: 49'01'' Fondo Lento
Sab. 5/5: 20km MTB ricognizione gara dell'indomani
Dom. 6/5: 13'46'' riscaldamento + allunghi + 4° Giro Laguna di Orbetello 21.11km in 1'25'23''
Fabio Rea: 3° assoluto
Luca Massetti: 2° categoria MM35
Leonardo Massetti: 1° categoria TM
Mauro Citernesi: 2° categoria MM55
Maria Teresa Ancilotto: 4^ categoria (la fascia di età non si dice per le signore...)
Claudio Mariotti: 5° categoria SM
Menzione d'onore per Claudio Mariotti ed Emiliano Lai che hanno portato a termine la loro prima 21.097mt con tempi degni di nota (1h37'33'' - 1h37'49'').
La mia giornata termina con un mega pranzo luculliano a casa dei miei insieme a 20 tra parenti e amici per festeggiare il mio 39° compleanno (4 maggio). Che dire, è stata una bellissima esperienza, senz'altro da ripetere il prossimo anno con lo stesso spirito e magari con un'adesione di squadra ancora maggiore (così gli prendiamo pure il podio a squadre....)!
Infine, come di consueto, di seguito i miei allenamenti della scorsa settimana:
Lun. 30/4: 1h13'39'' Fondo Lento rigenerante in Villa
Mar. 1/5: 1h01'42'' Fondo Lento diviso in 2 parti (38'03 sosta di 30' per assistere all'arrivo di una gara poi altri 23'09'')
Mer. 2/5: Riposo
Gio. 3/5: 31'33 Riscaldamento + allunghi + 10X300mt tra 60'' e 57'' tranne l'ultimo in 49'') + 6'05'' defaticamento
Ven. 4/5: 49'01'' Fondo Lento
Sab. 5/5: 20km MTB ricognizione gara dell'indomani
Dom. 6/5: 13'46'' riscaldamento + allunghi + 4° Giro Laguna di Orbetello 21.11km in 1'25'23''
Tuo fratello tra un anno ti batte quando vuole su ogni distanza.... e te lo dico senza averlo mai visto correre, senza tesserino da allenatore etc etc ...solo avvalendomi dei dati che tu mi hai fornito
RispondiEliminaAnche se vorrei, non posso raccogliere la "provocazione" perchè sono perfettamente d'accordo con te!!!! Ti dirò di più, in maratona se iniziamo oggi 16 settimane di allenamento mi batte facilmente....sulla mezza tra 1 anno vale 3'50'/km (quindi oggi mi batterebbe). Però per me potrebbe essere un grande stimolo per adeguarmi ad un peso che si avvicini almeno un po' a quello di un runner. Con 3kg di peso in meno (e non sono tanti su di me) valgo 35'50'' alla Best Woman e 1h 19'59'' sulla mezza! Se mai toccherò i 75kg per dimostrarlo sono pronto ad ogni scommessa!
Eliminasembra na bella mezza, da tener presente.....
RispondiEliminaYò, sicuramente lo è, certo è impegnativa e lo diventa ancor di più in caso di forte caldo. Però vissuta come l'abbiamo vissuta noi è stata molto bella.
Elimina@Gert:
RispondiEliminaCaro coach,
gran bel post per una gara ed una trasferta davvero entusiasmanti!
Se qualcosa di buono sto facendo, podisticamente parlando, e' solo grazie alla tua pazienza ed ai tuoi consigli.
Adesso puoi appendere le scarpe da corsa al chiodo e dedicarti finalmente ed esclusivamente alla carriera di allenatore
@Gian Carlo: potro' battere il coach solo quando si ritirera' :-)
A settembre/ottobre si fa 1h24'!!!! In realtà tecnicamente tu potresti farlo anche in estate ma non andrebbe bene.....quindi tuo malgrado prima di ricominciare a macinare km per le long distances dovrai dedicarti ad un po' di "velocità" quindi non appena torni in UK ogni we ti spari una gara di 5km a tutta!!!!
EliminaPoi ci sarebbe da fasare i tuoi allenamenti sulla base del meteo inglese. Mentre qui per fare tanti km è meglio far passare l'estate, forse da te sarebbe meglio il contrario! Studieremo la cosa...
Io nelle gare corte sono una completa frana e le odio profondamente, ma forse proprio per questo dovrei cimentarmici per allenarmi per quel tipo di sforzo...
RispondiEliminaIn UK le gare brevi sono quelle che vanno per la maggiore.
Dove trovo il tuo post sugli allenatori?(tornerò a leggere anche il resto :))
RispondiEliminahttp://instinct73.blogspot.it/2010/02/lapprendista-stregone.html
EliminaGert dal Pozzo....già Instinct73 detto "er Mourinho de' noiatri"! :D
RispondiEliminaAmmazza che meticolosità nel pregara! :)