Da dove partire per questo racconto, spero il primo di una lunga serie. Direi dal tempo: 1.27.48 secondo il mio Garmin Forerunner 305 ai 21.1 anche se l’official time, un po’ per la partenza arretrata e molto perché la gara è risultata a tutti i possessori di GPS di 100 metri più lunga, racconterà 1.28.26.
Cosa dire insomma…..potrei parlarvi, e infatti di seguito lo farò, delle molte attenuanti che ho ma, prima di tutto devo dire che sono profondamente DELUSO!!!! Non sono deluso dal tempo, in fondo correre a 4.09/4.10 a km dopo solo 1 mese di allenamento dovrebbe inorgoglirmi, invece la condotta di gara e le sensazioni mi lasciano una pessima sensazione sotto il punto di vista della distribuzione della prestazione. Lo so lo so, sto annoiando tutti i pochi lettori con la cronaca agonistica quando invece sarebbe opportuno descrivere com’è una gara nel profondo (direi profondissimo) sud degli States anche dal punto di vista goliardico/organizzativo.
Quindi vengo e mi spiego…….il giorno prima della gara, appena atterrato dopo 15 ore di volo (con cambio….) mi reco al Fleet Feet Sports, il negozio specializzato in running (bellissimo, nel quale lascio 450$ tra il Garmin forerunner 310xt e abbigliamento) per ritirare il pettorale: trovo un banchetto fuori dal negozio con volontari entusiasti ed un ricco pacco gara comprensivo di maglia tecnica mizuno amaniche lunghe (della taglia giusta!!!!) e gadget vari. Ovviamente appena scoprono che ero proprio io, unico straniero, mi riempiono di domande arrivando addirittura a pensare che fossi lì appositamente per la gara!!!! Parzialmente delusi dalla mia risposta, ma comunque entusiasti, mi prendo il pacco e mi consigliano gentilmente di arrivare presto l’indomani in quanto hanno avuto quasi 1000 iscrizioni tra la mezza e la 5k non competitiva e sono molto preoccupati per la gestione del traffico e dei parcheggi (ha ha ha….ma ci sono mai stati a Roma? Evidentemente no!). Tra un acquisto ed un altro torno in albergo, il mio orologio “italiano” segna le 2 di notte passate mentre quello locale appena le 19 e poco….decido che alle 20 mi metterò a dormire, non ho cenato considerando bastevole i pasti sul volo e il primo problema oltre alla stanchezza si presenta per la colazione. Ho programmato di essere alla partenza alle 6.30 (start alle 8.00) visti i consigli dell’organizzazione, quindi devo trovare un posto per la colazione (e per un caffè decente….) chiedo in hotel ma mi riferiscono che il sabato si può accedere alla sala colazione dalle 7.00 in poi…..PANICO, esco subito per trovare un posto dove comprare qualcosa da mangiare per la mattina e un surrogato del caffè (una red bull) poi vedo che c’è una caffetteria poco distante dall’hotel nella quale mi dicono che il sabato aprono alle 6.00, BENE, sono salvo….Finalmente dopo essermi preparato l’abbigliamento in linea con le previsioni meteo (6° all’uscita la mattina, fino a 21 nelle ore calde), quindi a strati, mi metto a letto poco dopo le 3 ora ”italiana” 20 local time. Fatico un po’ a prendere sonno per la scomodità del nuovo giaciglio ma la stanchezza prevale. Alle 3, stavolta local time sono sveglio, dormite poco più di 6 ore e fino alle 5 ora in cui mi alzo non riesco quasi mai a riprendere sonno. Mi alzo e cerco modi per far passare l’oretta che mi separa dall’agognata colazione (doccia, internet ecc.) alle 5.55 sono davanti alla caffetteria: tutto spento…..vabbè è presto……6.05 tutto spento…..saranno poco poco in ritardo……6.20 infreddolito e incaz……come una bestia rientro in hotel dove elemosino 2 muffin nella ancora chiusa sala colazione, dentro di me penso che mi toccherà la red bulla all’alba (che schifo…..). Mi vesto preparo il cambio e prendo la macchina, sono in ritardo e già penso alla fila pazzesca che troverò……inoltre ripassando davanti alla maledetta caffetteria finalmente è aperta e mi posso prendere il tanto desiderato doppio espresso!!!!! Mentre in macchina guido verso il luogo della partenza dietro di me vedo l’inconfondibile lampeggiante della polizia americana!!!!!! Luci rosse e blu lampeggianti, abbaglianti a intermittenza e mi tocca accostare: istintivamente (troppi film americani…..) abbasso il finestrino, poggio le mani sul volante, BEN IN VISTA, e leggermente inquieto intravedo nello specchietto retrovisore sinistro la sagoma di un bisonte, 1.95 x 120kg sulla 50ina, in tipica divisa blu con 45 magnum nella fondina che con tipico gesto di tirarsi su pantaloni e cinturone, si avvicina minaccioso…..segue questo dialogo:
IO: buongiorno Sir
LUI: buongiorno, il limite è 50 miglia lei andava a 72…..
IO: ha ragione sono mortificato ero convinto che il limite fosse ancora a 70 non accorgendomi che era cambiato, sono molto mortificato ha ragione
LUI: patente e libretto, cosa fa qui da dove viene quanto si ferma (un fiorino????)
IO: sono qui per un viaggio di lavoro mi fermerò 6 giorni e stamattina vado a correre una gara alla HIlwood Baptist Church, sa è per beneficenza, ho infatti qui con me del cibo in scatola da lasciare al pastore per gli indigenti frequentatori della chiesa…….(tutto vero ma enfatizzato al punto giusto per commuovere l’animale….)
LUI: ok, può andare ma veda di andare piano altrimenti la prossima volta……
A questo dialogo che mi fa perdere altri 10 minuti seguono 10 minuti di guida prima di arrivare a destinazione nei quali il poliziotto mi segue per controllare se effettivamente andavo piano….sono stati i 10 minuti di guida più in ansia della mia vita…come dire, qui nel sud degli States non sono esattamente come i vigili urbani di Roma…..
Trafelato arrivo nel parcheggio della Chiesa Battista di Hilwood dove in modo ordinatissimo e senza ALCUN problema di parcheggio i quasi 1000 partenti erano quasi tutti arrivati (in seguito alle premiazioni l’organizzazione si è addirittura scusata per il disagio (confermo che non sono mai stati a Roma e tantomeno vi hanno gareggiato!!!!!). Vi giuro mai vista tanta facilità per arrivare e parcheggiare ad una gara…..vabbè).
Temperatura rigida come da previsioni ma cielo sereno preludio ai successivi 10-12 gradi ideali per la corsa. Nonostante tutti gli imprevisti manca ancora un’ora (1.15 in quanto la partenza verrà posticipata di 15 min.) Siamo tutti dentro la palestra (bellissima) della chiesa o meglio nel campo da basket e ci sono almeno 10 bagni misteriosamente pulitissimi a disposizione….dopo un po’ che giro tra gli atleti con la canotta dell’ASTRA (e spiego ai curiosi che non sono lì per la gara ma ho colto l’occasione…..) incontro l’unica persona che sapevo di conoscere tale Joe Francica, e qui necessita una spiegazione. Joe Francica è il presidente della conferenza alla quale partecipo che, casualmente controllando la classifica di questa gara nell’anno precedente, ho visto essere ottimo runner avendo finito in circa 1.27 (M50). Quindi prima di arrivare qui, da casa, usando la sua mail lavorativa, lo contatto chiedendogli se fosse lui e facendogli i complimenti per le prestazioni podistiche. Cosa mi risponde????? Sì sono io però non ero molto in forma bla bla bla…..venivo da un infortunio ecc. TUTTO IL MONDO È PAESE o in questo caso i podisti sono tutti uguali (come si dimostrerà ancora in un episodio successivo dello stesso Joe!!!!!). In ogni caso, avevo trovato il mio pacemaker. Ma torniamo in partenza……insomma mi attacco a Joe Francica non perdendolo d’occhio mentre faccio il riscaldamento tra marines che sgambettano cantando inni da naja e una marea di donne (molte + che in Italia nella proporzione tra i 2 sessi). Finalmente siamo tutti in griglia, sono un po’ dietro ma non importa. Lo speaker inizia con il ringraziare i volontari, gli sponsor, i reduci, gli eroi di guerra e infine Dio, poi è il turno del pastore battista che fa una breve predica e chiede qualche secondo (veramente sentito) di raccoglimento per non so bene chi, infine parte la fanciulla che a cappella canta l’inno americano e qui….BRIVIDI, civili che sull’attenti fanno il saluto militare, via tutti i cappellini, mani sul cuore insomma veramente un bel momento. PARTITI!!!!!!!
1000mt: 3.59 - leggero saliscendi fiancheggiando le auto della polizia con gli agenti in piedi a braccia incrociate che ci guardano (c’è pure il BISONTE!!!!!) Speriamo non mi faccia la multa, stavolta vado piano….
2000mt: 3.53 - aggancio Joe Francica mi sembra regolare decido di fare gara con lui, tra l’altro è insieme ad altri 3 del suo Team;
3000mt: 4.02 - mi sorprendo della facilità e della poca fatica che faccio mentre, illuso, pregusto già la mia proverbiale volata finale;
4000mt: 4.07 - ci sta il percorso non è sempre piatto lo definirei vallonato e poi in questa prima parte ci sono tante curve;
5000mt: 4.02 - perfetto intravedo un tempone per il mio livello di preparazione e, la poca fatica avvalora questa malsana idea, nel frattempo le persone ai bordi della strada sono impagabili, donne, bambini, uomini che di continuo ti incitano (sono pochi ma ne trovi a tutti gli angoli delle strade) con il loro GREAT JOB!!!! I bambini sono fantastici…..
6000mt: 4.15 - c’è una collina non mi preoccupo, è stato un 1000 con + di 400mt in leggera salita, va bene ma Joe non rallenta e se ne va 50 metri avanti (pesa 50 kg il maledetto….io 78);
7000mt: 4.00 - leggera discesa ma non forzo Joe ce l’ho nel mirino, so che quando sto bene quella distanza ad un podista regolare la recupero solo con la volata;
8000mt: 3.56 - c’è un lungo stradone larghissimo e, causa atleta che mi si affianca, lo faccio troppo veloce ma ancora non mi preoccupo non sento la fatica e guardo la frequenza cardiaca ancora sotto controllo.
9000mt: 4.05 - giusto così, bene, sono ancora sullo stradone appena vallonato ma prevalentemente piatto, prendo un rifornimento ma l’acqua è talmente gelata (questi americani hanno la fissa con le bevande gelate….) che a malapena riesco a tenerla in bocca per poi sputarla, impossibile berla senza rischiare il “cagotto”;
10.000mt: 4.06 - passo in 40.30, perfetto già faccio i conti con un secondo 10.000 in 41 posso chiudere con 1.25.55;
11.000mt: 4.04 - siamo entrati in un sentiero pedonale a lastroni, non è piatto sono continui leggeri saliscendi lungo un fiume, Joe è 14 secondi avanti, non preoccupa, inizio a ingerire il carbogel che finirò nei seguenti 1000mt
12.000mt: 4.10 - con il senno di poi questo doveva essere un campanello d’allarme ma, oltre a essere tardi, in quel momento il piccolo rallentamento mi sembrava voluto visto il sentiero;
13.000mt: 4.09 - tento un altro rifornimento ma l’acqua è sempre gelata riesco forse a ingoiarne 2 dita (maledetti…..) provo subito dopo con il powerade ma è la stessa cosa;
14.000mt: 4.06 - sento arrivare la stanchezza ma il tempo è confortante e Joe è sempre lì davanti di poco mentre uno dei suoi perde terreno, ghigno…..nel frattempo con tutto lo spazio che hanno mettono proprio nel sentierino stretto l’inversione a U da fare in 2 metri, praticamente ci si ferma per poi rilanciare…..l’inizio della fine.
15.000mt: 4.14 - sono stanco, tutto insieme inaspettatamente le gambe sono dure, se accelero sento che non posso tenere il ritmo precedente manca troppo, cosa è successo coach?
16.000mt: 4.13 - faccio una fatica bestiale il sentierino al ritorno sembra ancora più mosso di prima, la gente mi incita, tra l’altro so di essere nei primi 20 assoluti ma le gambe non vanno e il morale subisce un duro colpo;
17.000mt: 4.18 - stringo i denti nonostante la crisi e 2 persone che mi sorpassano a velocità doppia, in compenso ne raggiungo una che vedo essere anche della mia categoria, Joe ormai è lontano…..ma non è più lui il problema quanto l’impossibilità di spingere e nemmeno di correre senza fatica. Anche rallentando mi stanco ed è durissima, quando 3 anni fa ho fatto 1.22.56 alla Roma Ostia ero molto meno stanco (ovviamente quello era a fine preparazione oggi sono all’inizio…);
18.000mt: 4.25 - ormai è crisi nera faccio i conti sul tempo e ahimè devo fare i conti con la collina dell’andata…..unica consolazione la gente sempre sorridente e con una parola di incoraggiamento, nonostante la stanchezza con piccoli gesti della mano li saluto quando ci riesco, mi sembra di trascinarmi;
19.000mt: 4.37 - un incubo tale da farmi pensare che altro che maratona tra un anno qui è meglio tornare alle 10km…..nel frattempo dietro di me minacciose le sagome di 2 o 3 inseguitori, so che non potrò farci niente……
20.000mt: 4.27 - e c’era anche discesa probabilmente ho sofferto più che nel 1000 precedente, ma quanto manca…..?
21.000mt: 4.02 - No, non dite che allora ne avevo ancora!!!! Leggera discesa la forza della disperazione per voler arrivare, l’ultimo dei 3 inseguitori che mi hanno passato a 10 metri (non lo prenderò….) ma credetemi non riuscire a fare 200metri di volata è pazzesco;
21.200mt: sì perché pure più lunga è stata e gli ultimi 200 mt in salitella per scoraggiare eventuali rigurgiti di orgoglio, non ne ho più da 6km mi guardo solo dietro e non c’è più nessuno: 24° assoluto 5° di categoria, va bene lo stesso, non ero pronto ho corso, ho sofferto e da domani (meglio dopodomani) si riprende la preparazione per battere il personale in primavera.
All’arrivo mi ci vogliono diversi minuti per riprendermi, per fortuna è uscito un caldo sole e dopo aver, finalmente, potuto bere a volontà mi sdraio con tanto di telo sul prato per scaricare un po’ la schiena. CHE BELLO. Ho il tempo dopo le congratulazioni con gli avversari diretti e non, di tornare in hotel per la doccia e poi ritornare per la premiazione.
Nella zona dell’arrivo ci sono tranci di pizza a volontà offerti dalla catena Papa Jones, dolci e frutta di tutti i tipi e pepsi cola a volontà oltre a powerade e acqua. Rientro per la premiazione in palestra e cosa sorprendente almeno il 50% dei premiati non c’è, se ne sono andati, mi dicono che è normale da queste parti, io da buon italiano aspetto il mio turno e con orgoglio ritiro il 5° di categoria (borraccia, medaglione e buono di 10$ al Fleet Feet Sports) e aspetto anche il sorteggione dei premi a sorte senza peraltro vincerne alcuno, pazienza!
Che dire, una bella esperienza che contrasta con la dura, troppa, interminabile fatica degli ultimi 6 km, non ero pronto non avevo i km nelle gambe, forse il ritmo sì ma non per 21.200mt è stato chiaro…..ora per annoiarvi un po’ elenco le attenuanti a cui posso appellarmi per mitigare la delusione:
- 15 ore di volo con un cambio il giorno prima della gara;
- dormito poco e male;
- mangiato male il gg prima con ultimo pasto nel pomeriggio in aereo;
- colazione affrettata e non adeguata
- fuso orario;
- in partenza il buon Joe Francica mi ha detto che correva per fare 1.27-1.28 così mi sono attaccato a lui all’inizio mentre ha finito in 1.25 il maledetto…….
- le aspettative sul tempo dopo i primi km, non avrei dovuto averle sapendo bene di avere solo un mese di allenamento, hanno influito pesantemente sul morale.
Luca - Instinct73
14/11/2009 - Huntsville, Alabama
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